Mi chiamo Ivan Severi e sono un antropologo professionista.
Mi sono laureato all’Università di Bologna nel 2010, dopodiché ho conseguito due dottorati che mi hanno permesso di mescolare l’antropologia con altre discipline, altre professionalità, altre competenze.
L’antropologia è una scienza sociale, questo mi ha sempre portato a pensare che il suo senso fosse nella dimensione pratica, motivo per cui non mi sono mai visto dietro a una cattedra, né come portatore di un sapere critico rivolto alla società.
Mi sento piuttosto un artigiano.
Lavoro fin dai tempi della laurea triennale, ho fatto lo stagionale agricolo, l’operaio, il letturista di contatori, il magazziniere, il cameriere, l’aiuto cuoco, l’agente immobiliare e il guardiano notturno. Molti raccontano del senso di spaesamento che segue la fine degli studi umanistici, quando ormai a una certa età ci si ritrova buttati fuori da un sistema che fino al giorno prima aveva rappresentato il mondo intero.
Non ho mai provato questa sensazione, ho invece pensato che avrei potuto mettere a frutto quanto avevo imparato unendolo a un’attitudine pratica.
Il mio curriculum vitae moderatamente aggiornato.
Con chi collaboro
Università della Strada Gruppo Abele, l’équipe del Gruppo Abele che storicamente si occupa di formazione, progettazione e ricerca nel sociale, dal 2021 è una impresa sociale autonoma.
Da diversi anni insegno Antropologia culturale e Sociologia e antropologia del design all’Istituto Superiore Industrie Artistiche (Isia) di Faenza, dove sono anche coordinatore del triennio in Disegno industriale e progettazione con materiali ceramici e avanzati e dei bienni di secondo livello in Design del prodotto e progettazione con materiali ceramici e innovativi e Design della Comunicazione.
Nuova accademia di belle arti (Naba) di Milano dove insegno Anthropology and Sociology nel biennio di secondo livello in Social Design.
Faccio parte del Comitato scientifico di Forum Droghe, associazione che si batte per la riforma delle politiche pubbliche sulle droghe.
Chiara Scardozzi (antropologa visuale), la foto dell’header (che è anche la copertina di un mio libro) è sua.
Laura Villa Baroncelli (fotografa), lavoriamo al film su Arcosanti. Molte delle foto che vedrete qui sono sue.
Francesco e Michele Zironi (architetti), abbiamo portato avanti insieme il progetto Walkers.
Zapruder
Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale è la rivista dell’associazione Storie in Movimento. È una rivista bellissima e non solo perché ne sono un membro della redazione.
Anpia
Ho sempre pensato che l’antropologia avesse potenzialità enormi dal punto di vista dell’impiego lavorativo, purtroppo nessuno si è mai preso la briga di costruirle un versante professionale (come invece è accaduto per tutte le altre scienze sociali).
Nel 2013 la Riforma Franceschini ha permesso la nascita delle associazioni professionali, un gruppo di antropologi e antropologhe hanno così costituito nel 2016 l’Anpia (Associazione Nazionale Professionale Italiana di Antropologia), proprio con lo scopo di costruire questo mercato lavorativo.
Dal 2019 l’Anpia è ufficialmente riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico e io ne sono stato il presidente fino al 2023.