Consulenza, progettazione, intervento, valutazione
Collaboro stabilmente con L’Università della Strada Gruppo Abele di Torino, in questi anni mi sono occupato principalmente di formazione, ricerca e percorsi di accompagnamento al monitoraggio e alla valutazione dell’impatto sociale di servizi dedicati a giovani, anziani, disabili e consumatori di sostanze.
Insegnamento
Ho la grande fortuna di insegnare in un ambiente raccolto, aperto, stimolante, dinamico e collaborativo come l’Isia di Faenza, in un posto del genere è veramente possibile lavorare in modo transdisciplinare, tanto che riusciamo a elaborare programmi annuali con un indirizzo comune.
Ho insegnato e lavorato nel supporto alla didattica in diversi Atenei italiani (Torino, Catania e Milano Statale), mentre in ambito Afam (Alta formazione artistica musicale e coreutica) ho tengo corsi al Naba di Milano e allo Iaad di Torino.
Ricerca e formazione accademica
Mi occupo da tempo di ricerca sia in ambito universitario che nel mercato privato. Durante il mio dottorato all’Università di Bologna ho collaborato con il LAA di Parigi (Quick and Dirty è il frutto di quel lavoro), mentre ho svolto un tirocinio al Arcosanti durante il dottorato a Milano Statale.
Nel 2019 ho svolto uno studio preliminare per conto dell’Università di Torino sulla candidabilità dei caffé storici di Torino alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale.
Ho partecipato e organizzato seminari, conferenze e incontri di vario genere, in particolare a proposito di antropologia pubblica e applicata, servizi sociali, addiction e studi urbani.
Ricerca e formazione come libero professionista
Come professionista ho partecipato a diverse iniziative di ricerca e formazione, in particolare a proposito di servizi sociali e addiction. Ho lavorato per realtà quali CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), INMP (Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà) ed Edisu Piemonte.
Libri e progetti editoriali
Quick and Dirty. Antropologia pubblica, applicata e professionale / 2019
Il frutto di un po’ di anni di lavoro, nonché il volume che dà il nome a questo sito. È un libro manifesto, il tentativo di dare forma e sostanza all’idea di antropologia come disciplina pratica. Per farlo ho ricostruito tante storie di ricercatori, ricercatrici, professionisti e professioniste che in altre parti del mondo ce l’hanno fatta.
Quick and Dirty è uscito nella collana Antropologia per la società coordinata da Francesco Zanotelli con la prefazione di Antonino Colajanni e la copertina di Chiara Scardozzi.
Mara Benadusi l’ha recensito per Antropologia e Matteo Saltalippi per Anuac.
I metodi puri impazziscono: Strumenti dell’antropologia e pratiche dell’etnografia al lavoro / 2019
Qualche anno fa ho immaginato la collana Contaminazioni con la casa editrice Licosia. C’è voluto un po’ di tempo ma appena prima del Convegno SIAA 2019 è uscito il primo volume curato da me e Federica Tarabusi. Abbiamo voluto rilanciare un dibattito a proposito della necessità di re-immaginare i metodi dell’antropologia, un tema che mi sta molto a cuore, anche perché costituisce il primo passaggio per costruire un orizzonte professionale.
Dietro la bellissima copertina che Giulia Raczek ha elaborato a partire da una foto di Adolfo Farsari, I metodi puri impazziscono contiene parecchi saggi interessanti e promette interessanti sviluppi.
Going Public. Percorsi di antropologia pubblica in Italia / 2016
Erano almeno dieci anni che a Bologna si discuteva di antropologia pubblica e applicata, io e Nicoletta Landi eravamo passati attraverso a quel dibattito tra studenti ormai cresciuti. Verso la fine del dottorato, grazie a Giuliano Pancaldi, siamo riusciti a organizzare una giornata di studi che poi si è tradotta in un libro. Giovani (e meno giovani) antropologhe e antropologi bolognesi confrontano le loro ricerche con la dimensione pubblica.
Going Public, complice il fatto che è gratis, ha circolato abbastanza. Lo trovate sul sito di Anpia in free download.
Hack the System / Zapruder 45 / 2018
Il numero 45 di Zapruder è stato un esperimento che ha riempito me e Ilenia Rossini di soddisfazioni. Non solo è il primo tentativo di costruire una storia dal basso dell’hacktivism in Italia (e non solo), ma lavorarci mi ha veramente aperto gli occhi su un mondo parallelo. E tanto altro ci sarebbe da dire, ci promettiamo di farlo ormai da troppo tempo.
Protagonista di un lungo tour di presentazioni in giro per l’Italia, Hack the System è in free download dal sito di Storie in Movimento. La copertina è di Axel Zani.
Capital City. Disordine economico e conflitti urbani / Zapruder 35 / 2014
Sempre sfiorato ma mai affrontato appieno, nel 2014, assieme a Ferruccio Ricciardi, curo il numero 35 di Zapruder interamente dedicato alla città. Abbiamo tentato di sperimentare un po’, coinvolgendo gente provenienti da contesti vari (storici, antropologi, urbanisti, architetti, geografi), ne è uscito un numero anomalo per lo Zap di allora ma che prefigurava dove saremmo andati a parare oggi.
Anche Zapruder 35 è in free download dal sito di Storie in Movimento, in copertina la street art di Kreuzberg ormai non più visibile per gentile concessione di Blu.
Articoli
Ho pubblicato su volumi e riviste nazionali e internazionali, il mio profilo LinkedIn viene regolarmente aggiornato in merito.
Divulgazione
Mi sono occupato saltuariamente di divulgazione in merito a servizi sociali, dipendenza e marginalità e studi urbani. Lo scopo di questo sito è proprio quello.